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Da cosa deriva la polvere di curcuma

La polvere di curcuma si ricava dal rizoma - il fusto sotterraneo, simile a una radice - della pianta tropicale chiamata “curcuma longa”, che fa parte della famiglia delle Zingiberacee, la stessa cui appartiene lo zenzero.

Il rizoma, una volta raccolto, viene bollito ed essiccato, quindi trasformato in una polvere arancione, dal profumo intenso, che viene anche chiamata “zafferano delle Indie”.

 

Gli utilizzi della curcuma

Oltre che in cucina, in particolare nella gastronomia indiana, la curcuma viene utilizzata per motivi fitoterapici e anche come colorante naturale per i tessuti. In India questa spezia è conosciuta e utilizzata da oltre 5mila anni e col passare dei secoli il suo utilizzo ha cominciato a diffondersi anche in occidente.

 

Benefici e proprietà della curcuma

Ricca di una sostanza chiamata curcumina, principio attivo che in grado di ridurre i radicali liberi, la curcuma ha tantissime proprietà benefiche per l’organismo. 

In particolare la curcuma svolge soprattutto tre funzioni: 1) antiossidante; 2) antinfiammatoria; 3) immunostimolante.

Essendo in grado di svolgere un’azione disintossicante, la curcuma è un toccasana per apparato digerente e fegato. Combatte le infiammazioni derivanti da artrite e artrosi, ed è un aiuto in presenza di cefalea ed emicrania. La curcuma inoltre rafforza le difese immunitarie e rallenta il metabolismo, aiutandoci così a perdere peso. 

 

Come e quanta curcuma consumare

 La dose consigliata per la polvere di curcuma è di circa 2 cucchiaini al giorno da aggiungere ai piatti, in genere a fine cottura, per preservarne sapore e proprietà. 

La curcuma è uno dei principali ingredienti del curry, tuttavia si può usare anche da sola, per insaporire piatti di carne o pesce, per dare un tocco esotico al vostro pane fatto in casa oppure per arricchire tisane e infusi. 

 

Prova subito la polvere di curcuma Caber e porta in tavola piatti gustosi e salutari!

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