Il Myristica fragrans produce dei frutti che possono somigliare alle albicocche e che al loro interno contengono un nocciolo con un rivestimento chiamato macis. Dal nocciolo interno, dopo un processo di essiccazione, si ottiene la noce moscata.
Già nota in epoca greco-romana, si diffuse maggiormente nel Medioevo, quando veniva commerciata dai mercanti arabi, e divenne molto nota in Europa intorno al Cinquecento. Veniva utilizzata sia in cucina sia in profumeria, per il suo caratteristico aroma pungente.
Tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII sec., il suo utilizzo divenne straordinariamente diffuso negli ambienti aristocratici: la noce moscata veniva utilizzata come eccitante, come antisettico, come rimedio per le più svariate malattie e persino come “stupefacente”, dato che l’eccessivo consumo provocava allucinazioni e convulsioni.
In effetti, se consumata con moderazione, la noce moscata vanta molte interessanti proprietà. Caratterizzata da un buon contenuto di fibre e di potassio, è nota per il suo effetto stimolante sul sistema nervoso centrale, determinato dalla presenza di miristicina ed elemicina, sostanze psicoattive presenti nell’olio di noce moscata.
Quali sono i benefici della noce moscata per l’organismo?
È una sostanza:
Nella cucina italiana la noce moscata è molto utilizzata. È per esempio un ingrediente importante in molte ricette dell’Emilia Romagna, dai tortellini ai passatelli, ma può andare a insaporire anche brodi, risotti, dolci e tante altre preparazioni.
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